2/11/2007

Inuit, diritti soffocati dai cambiamenti climatici





Una delegazione di Inuit si sta muovendo verso Washington per portare una testimonianza concreta di come i cambiamenti climatici stiano sconvolgendo il loro stile di vita e la loro cultura. L’etnia punta il dito contro il maggior produttore di gas serra al mondo, gli Stati uniti.Il riscaldamento globale infatti sta causando lo scioglimento dei ghiacci e l’innalzamento del livello del mare, stravolgendo l’ambiente dove vive questa popolazione, e sta decimando gli animali che rappresentano la loro fonte primaria di cibo.

La campagna fa parte di un tentativo, senza precedenti nella storia, di legare i cambiamenti climatici alla legge internazionale sui diritti umani. “L’impatto dei cambiamenti climatici - si legge in una lettera degli Inuit alla [1] Inter American Commission for Human Right -, provocati dalle azioni e dalle omissioni degli Stati Uniti, viola i diritti umani fondamentali degli Inuit protetti dalla dichiarazione americana dei diritti e dei doveri”.

La delegazione, formata da rappresentanti delle comunità canadesi, americane e russe, sarà guidata da Sheila Watt-Cloutier, presidente dell’[2] Inuit Circumpolar Conference, che proprio la settimana scorsa ha ricevuro il premio Nobel per la pace.

Tutto questo proprio quando il presidente americano, come si legge sul [3] New York Times, ha deciso di dedicare parte del suo tempo ad una politica più ‘verde’, con il suo ‘Roosveltiano’ tentativo di abbellire i parchi nazionali americani con un finanziamento di un miliardo di dollari per dieci anni. Forse è ancora troppo poco. E molto in ritardo.


[1] Inter American Commission for Human Right: http://www.cidh.oas.org/
[2] Inuit Circumpolar Conference: http://www.inuitcircumpolar.com/
[3] New York Times: http://www.nytimes.com/2007/02/08/washington/08bush.html?ex=1328590800&en=7
c7aeb327621a08e&ei=5088&partner=rssnyt&emc=rss

Articolo tratto da: http://www.modusvivendi.it/

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